Co-infezione (co-trasmissione?) di Vaiolo delle scimmie, covid-19, e HIV... primo caso



I colleghi del Policlinico Universitario “G. Rodolico - San Marco” di Catania hanno pubblicato un interessante case report riguardante un paziente italiano che avrebbe con tutta probabilità contratto in una sola occasione la triade virale inedita covid-19+HIV+vaiolo delle scimmie.

il 6 luglio, il paziente (rientrato dalla Spagna il 20 Giugno, e diventato sintomatico il 29 dello stesso mese) è risultato positivo al vaiolo delle scimmie, all'HIV e al coronavirus (variante Omicron BA.5.1).

"Ad oggi, non sono stati pubblicati rapporti di co-infezione con il virus del vaiolo delle scimmie e SARS-CoV-2", hanno scritto gli autori. "Pertanto, in questo studio presentiamo le caratteristiche cliniche e la procedura diagnostica del primo caso documentato di co-infezione con il virus del vaiolo delle scimmie, SARS-CoV-2 e HIV-1".

I colleghi stimano che, in ragione dei rispettivi periodi di incubazione, il paziente potrebbe aver contratto contemporaneamente il coronavirus e il vaiolo delle scimmie. Si stima infatti che occorrano dai 3 ai 17 giorni per la comparsa dei sintomi del vaiolo delle scimmie dopo l'esposizione, e dai 2 ai 14 giorni circa per la comparsa dei sintomi del covid-19. Per quanto riguarda l'infezione da HIV, l'uomo ha riferito ai medici di essere risultato negativo al test nel settembre 2021 e poiché la sua conta dei linfociti CD4 era ancora normale, è possibile stimare che anche questa infezione sia stata contratta recentemente. Da 10 a 90 giorni trascorrono, come sappiamo, tra l'esposizione e la positivizzazione dei test per l'HIV e i primi sintomi simil-influenzali possono comparire entro poche settimane o un mese (per chi volesse approfondire sulla prevenzione dell'HIV, rimando al mio post+video precedenti).

Seppure il vaiolo delle scimmie possa diffondersi ad altri attraverso qualsiasi tipo di contatto ravvicinato (prolungato?), le prove continuano a dimostrare che la stragrande maggioranza dei casi che contribuiscono all'outbreak corrente sia trasmessa durante il sesso, e più spesso tra quelle comunità in cui il numero di partners incontrati è maggiore —si ipotizza inoltre che i fluidi seminali possano farsi vettori ad elevata carica virale. Poiché la pandemia di covid-19 è ancora in corso e i casi di vaiolo delle scimmie sono in aumento, gli autori affermano che i medici dovrebbero essere consapevoli della possibilità di co-infezione nei gruppi ad alto rischio... "Pertanto, lo screening completo delle MST è raccomandato dopo una diagnosi di vaiolo delle scimmie".

Vi saluto e vi ricordo di non esitare a contattarmi, sono sempre qui per prendermi cura di voi e/o collaborare alla cura dei vostri pazienti!


Commenti

Post popolari in questo blog

Oggi parliamo di... Psoas e iliopsoas, ovvero i "muscoli del piacere".

Oggi parliamo di... Anticoncezionale maschile.

Oggi parliamo di... Cancroide o ulcera venerea.